Domenica delle Palme: omelia pontificale del vescovo di Como

Nella Settimana Santa la Chiesa celebra i misteri della salvezza portati a compimento da Cristo negli ultimi giorni della sua vita, a cominciare dal suo ingresso messianico in Gerusalemme. Il tempo quaresimale continua fino al Giovedì Santo. Dalla Messa vespertina «nella Cena del Signore» inizia il Triduo pasquale, che continua il Venerdì Santo «nella passione del Signore» e il Sabato Santo, ha il suo centro nella Veglia pasquale e termina ai vespri della domenica di risurrezione. 

La Settimana Santa ha inizio con «la Domenica delle Palme della Passione del Signore» che unisce insieme il trionfo regale di Cristo e l’annuncio della PassioneDomenica 24 marzo, il Vescovo di Como, cardinale Oscar Cantoni, presiede a Como il solenne pontificale nella Domenica delle Palme. Alle ore 10.00, nella Basilica di San Fedele, benedizione dei rami di ulivo e di palma, commemorazione dell’ingresso del Signore a Gerusalemme e processione verso la Cattedrale attraverso le vie della città. In Cattedrale viene celebrata la Santa Messa Pontificale. Qui di seguito l’omelia del cardinale Cantoni.

Domenica delle Palme 2024 – Con questa celebrazione siamo introdotti nella settimana di passione, morte e risurrezione del Signore Gesù.

Abbiamo iniziato questo sacro rito facendo memoria dell’ingresso regale di Gesù in Gerusalemme, la città di Davide, “nella sua qualità di Figlio di Davide”. Egli è stato accolto dai suoi abitanti come si acclamano i re di questo mondo, con tanta enfasi, ma Gesù vive consapevolmente questo momento con lo stesso stile messianico che lo ha sempre caratterizzato. Entra, cioè, non per prenderne possesso, ma come il re mite e umile, che non si esalta, ma invoca il bene per i suoi abitanti. Desidera ardentemente che Gerusalemme, la città amata, realizzi veramente ciò che il suo nome significa, città della pace, e ancora oggi continua ad augurarlo a questa Città di Dio, i cui abitanti dovrebbero imparare a convivere a partire dalla diversità delle tre religioni.

Lungo il cammino che dalla basilica di San Fedele ci ha condotto alle soglie della cattedrale, con i nostri canti abbiamo ricordato la gioia degli abitanti di Gerusalemme, gli stessi che chiederanno la morte di Gesù, sobillata dalle autorità religiose della città.

È bene domandarci con quale animo abbiamo acclamato Gesù, mite e umile di cuore. Quali disposizioni interiori noi abbiamo manifestato con il nostro canto. Non si è trattato, infatti, di una sola rievocazione storica e nemmeno per una semplice esibizione per i turisti, che hanno assistito, secondo i casi, con stupore e ammirazione, o con una certa perplessità, a questa nostra pubblica attestazione di fede e di amore.

La nostra partecipazione è frutto di un coinvolgimento ben più profondo. Abbiamo accompagnato il Signore con l’animo grato di chi sa che Gesù entra a Gerusalemme con il desiderio di donare sé stesso fino in fondo, a prezzo della vita.

Ne consegue che unirsi al cammino del Signore si traduce per ciascuno di noi nel desiderio sincero di seguirlo, confermando per noi stessi la stessa scelta con cui Egli ha vissuto, ossia con l’intenzione di donarla.

Seguire Gesù significa per noi condividere il suo stesso progetto di esistenza “vivendo non più per noi stessi, a difesa e a promozione di noi stessi, ma per Lui e come Lui, che ci ha amato e ha dato tutto sé stesso per noi. Gesù è il messia che porta sulla croce i nostri pesi”. Egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori” (Is 53,4). Anche noi siamo chiamati a fare lo stesso, come ci ricorda la Scrittura: “Portate i pesi gli uni degli altri: così adempirete la legge di Cristo” [Gal 6,2]. Oscar card. CANTONI

Si ricorda che domenica 24 marzo, alle ore 15.00, il Vescovo di Como, cardinale Oscar Cantoni, presiederà la preghiera con l’Esposizione del SS. Crocifisso nell’omonimo santuario di viale Varese in Como.

Con l’Ostensione nella Domenica delle Palme si rinnova il rito dell’omaggio al Crocifisso miracoloso di Como che, nel Venerdì Santo, sarà portato in processione per le vie della città. Anche quest’anno il percorso della processione, dopo l’uscita dalla Basilica di viale Varese, raggiungerà la chiesa di San Bartolomeo, dove, la sera del Giovedì Santo 1529 (era il 25 marzo), il Crocifisso spezzò le catene che impedivano il passaggio dei fedeli. Nella Settimana dell’esposizione, i fedeli potranno avvicinarsi per toccare il Crocifisso e sostare in preghiera. Come negli scorsi anni, per chi lo desidera, in vari punti della Basilica ci saranno a disposizione le pezzuoline con l’immagine del Crocifisso.

Lunedì Santo 25 marzo, alle ore 21.00, il cardinale Cantoni, a Como, guiderà la Via Crucis dei giovani, con partenza da Porta Torre e arrivo alla Basilica del SS. Crocifisso.

Condividi:

Post correlati